BALZAC e donazioni in vita ai figli. Fatti di “ieri” e oggi. DIBATTITO:e ‘ giusto il comportamento di Goriot? Ricevo da Bianca Maria San Pietro- docente di francese – Bocconi

La modernità di Balzac a 2 secoli dalla “Commedia umana”.

Una lettera di Paolo Jucker al Corriere sulle donazioni ai figli ha suscitato reazioni di vario tipo come indicano le risposte di questi giorni sul giornale. E Balzac? Cosa c’entra?Per me e” immediato il  parallelo con la triste storia di papa ‘ Goriot, il protagonista dell’omonimo romanzo di Balzac.”

Nella prima metà dell’800 in Francia, Il Realismo, nato come reazione al Romanticismo, si distingue per la rappresentazione fedele e spesso cruda della realtà sociale, economica e psicologica. Gli scrittori che lo rappresentano vogliono mostrare i danni provocati dall’ingiustizia e dalle disuguaglianze sociali.

Tra di loro Honoré de Balzac decide di radunare in una raccolta di romanzi dall’ambizioso titolo di “La commedia umana” una serie di personaggi, a volte ricorrenti in più di un romanzo, che tratteggiano i vizi e le virtù dell’umanità intera. Uno dei personaggi più emblematici e più struggenti di questa vasta commedia umana resta “le père Goriot”(un re Lear shakespeariano trasposto nell’epoca della Restaurazione francese) protagonista del romanzo omonimo.

Pare che l’idea di tratteggiare questo personaggio sia venuta a Balzac leggendo tra gli atti di un notaio presso il quale stava facendo pratica la storia di un uomo morto solo e in povertà per aver elargito tutti i suoi beni ai suoi figli pensando di essere da loro assistito ed aiutato nei suoi ultimi anni.

Da lì nasce il personaggio di Goriot, un uomo che ha fatto la sua fortuna come commerciante di pasta e che si riduce a vivere in una modesta pensione in compagnia di un’umanità varia e a volte equivoca solo perché ha voluto garantire alle sue due figlie una dote appetibile. In effetti Anastasia e Delfina, le sue due figlie, hanno fatto due matrimoni di prestigio con due nobili francesi e da quel momento hanno progressivamente dimenticato il padre: lo vanno a trovare raramente e di fretta in questa pensione tenuta da Madame Vauquer.

Ma Goriot, accecato da questo suo eccesso di amore paterno non riesce a vedere la meschinità delle figlie e le giustifica sempre, anche nei loro comportamenti più abietti: nel momento in cui il padre morente le manda a chiamare, nessuna delle due si presenta, ma lui le scusa anche questa volta immaginandole troppo impegnate nei loro doveri di mogli dell’alta società e ignorando che invece entrambe hanno fallito anche nel matrimonio.

Morirà solo, tra l’indifferenza e forse anche il sollievo degli altri ospiti della pensione che possono così tornare alla loro routine senza scossoni.

Con un anticipo di due secoli rispetto ai giorni nostri Balzac denuncia chiaramente e lucidamente in questo e negli altri romanzi della Commedia umana i tre pericoli che, a suo dire, affliggono la società del suo tempo: il denaro, la burocrazia e la stampa. Analizzando la società del nostro tempo forse dobbiamo dire che Balzac è stato lungimirante e che questi pericoli non sono ancora stati eliminati.

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