Saint – Exupéry : apparenza o sostanza? Ricevo dalla collega Bianca Maria San Pietro-docente di francese in Bocconi e volentieri pubblico.

Saint – Exupéry : apparenza o sostanza?

Parlare di Saint-Exupéry vuol dire parlare del suo libro più conosciuto, il Piccolo Principe che contiene messaggi attuali anche ai giorni nostri.

Saint-Exupéry è nato a Lione nel 1900 ed è morto nel 1944, o almeno così si pensa perché la sua morte è misteriosa e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Tutte le sue opere sono state ispirate dalla sua esperienza personale perché Saint-Exupéry è stato prima pilota di linea e poi pilota di guerra e anche il personaggio del pilota nel Piccolo Principe atterrato nel deserto si rifà alla sua esperienza.

Il mistero della sua morte inizia nel momento in cui Saint-Exupéry chiede ad un suo compagno di scambiare con lui il volo durante il quale poi è morto o perlomeno è stato disperso e quindi la prima domanda è se volesse in realtà morire partendo per una missione pericolosa. Qualche relitto del suo aereo sembra essere stato ritrovato nel mar Mediterraneo.

E nel 1998 è stato ritrovato anche il suo braccialetto con incisi i nomi suo, della moglie e del suo editore americano.

Il messaggio di Saint-Exupéry, che dovremmo tenere a mente ai giorni nostri si sviluppa progressivamente e si snoda attraverso i capitoli del Piccolo Principe, un’opera troppo spesso confinata erroneamente nello spazio della letteratura per ragazzi, ma che ,invece, è intrisa di saggezza, semplice, ma non per questo meno vera né meno attuale.

Senza fare l’analisi di ogni capitolo del Piccolo Principe ricordiamo i temi più importanti che ci vengono proposti: l’amore, l’amicizia, il male, la frenesia di vivere, il materialismo, la morte, l’aldilà.

Su tutti questi temi, e trasversalmente ad essi, domina il tema dell’apparenza e della sostanza.

Sotto varie forme, nei primi capitoli, Saint – Exupéry tratta il tema dell’apparenza che domina la vita degli uomini e che dai tempi suoi ad oggi non è assolutamente cambiato, anzi se possibile è peggiorato. Il capitolo 4 in questo senso è esemplare: l’astronomo turco che ha presentato la sua scoperta (l’asteroide B 612) con abiti tipici del suo paese non è stato minimamente considerato. Ma quando un dittatore ha imposto ai suoi sudditi di vestirsi tutti all’europea e l’astronomo ha ripresentato la sua scoperta ha ricevuto plausi e ammirazione sconfinata! Dall’astronomo all’uomo comune il passo è breve. Secondo Saint-Exupéry, quando un bambino parla ai suoi genitori di un nuovo amico, loro non gli chiederanno mai “Qual è il suono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti?” ma gli chiederanno quanto guadagna suo padre, oppure dove abita, o quanti fratelli ha. In realtà è triste ma è così.

Un altro esempio che colpisce è quello del mercante di pillole contro la sete che il Piccolo Principe incontra nel capitolo 23. Il mercante decanta le virtù delle sue pillole, che, a suo dire, farebbero risparmiare 53 minuti al giorno grazie al fatto che riducono il tempo in cui gli uomini dovrebbero occuparsi di bere e cerca di convincere il Piccolo Principe sui vantaggi che ci sono a risparmiare 53 minuti. Ma lui tranquillamente replica: “Se io avessi 53 minuti, camminerei lentamente verso una fontana….” Anche questo è un rimando evidente alla vita frenetica che conduciamo, senza mai fermarci a riflettere o a goderci semplicemente il tempo.

Impariamo a guardare la vita che ci scorre tra le dita in modo più attento e meno superficiale seguendo l’indicazione e il messaggio che questo libro ci trasmette:

Si vede bene solo col cuore: l’essenziale è invisibile agli occhi.

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